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LE SCOPERTE : Un viaggio nel tempo e nella cultura

Castro, uno dei borghi più belli d'Italia situato nel cuore del Salento, è una gemma non solo per il suo paesaggio incantevole e il mare cristallino, ma anche per il suo ricchissimo patrimonio archeologico. Gli scavi archeologici nella città hanno portato alla luce tesori inestimabili, contribuendo a far conoscere Castro come un centro di grande importanza storica e culturale.

Le Aree di Scavo: Palombara e Capanne

Gli scavi di Castro interessano due principali località di grande interesse archeologico, artistico e culturale:

  1. Palombara: Qui si indaga sulla Castro dell'Età del Bronzo, offrendo preziose informazioni sulle prime comunità che abitarono questa regione.

  2. Capanne: Situata nel centro storico, questa zona, fino al secolo scorso una delle più degradate, è oggi al centro di studi approfonditi. Nel 2000, durante i lavori di ampliamento della rete fognaria, sono stati scoperti resti di mura messapiche e un importante complesso santuariale dedicato alla dea Minerva.

Scoperte Straordinarie

Gli scavi a Capanne hanno portato alla luce reperti di inestimabile valore, attirando l'attenzione della stampa internazionale e accertando l'importanza di Castro nel panorama culturale:

2015: Il Busto Acefalo della Dea Minerva

Nel 2015, gli scavi archeologici di Castro hanno portato alla luce una scoperta sensazionale: il busto acefalo della dea Minerva. Questa statua, databile alla seconda metà del IV secolo a.C., rappresenta un'importante testimonianza dell'arte e della religiosità antica. La scoperta è stata preceduta dal ritrovamento di una statuetta in bronzo raffigurante Atena di Troia con elmo frigio, una figura mitologica che rappresenta saggezza e guerra. Questi ritrovamenti hanno permesso di approfondire la conoscenza del culto di Minerva a Castro e del ruolo significativo che la città aveva nell'antichità.

2017: L'Altare Monumentale

Nel 2017, gli archeologi hanno scoperto un altare monumentale, coevo alla statua di culto, che rappresenta un unicum in Puglia e ricorda da vicino gli altari dei templi greci. Questo altare, attribuito al tempio di Minerva, era utilizzato per compiere sacrifici animali in onore della dea, come dimostrato dal ritrovamento di numerose ossa di animali. La scoperta dell'altare ha offerto una finestra sulla pratica religiosa dell'epoca, rivelando rituali sacrificali che erano centrali per il culto di Minerva.

2022: La Porzione Sottostante della Statua di Minerva

Nel 2022, è stata rinvenuta la porzione inferiore della statua di Minerva, un ritrovamento che ha permesso di completare il colossale ritratto della dea. Questo pezzo, insieme al busto scoperto precedentemente, ha rivelato una statua di quasi tre metri di altezza, un'opera d'arte straordinaria che ha subito attirato l'attenzione di studiosi e visitatori da tutto il mondo. La statua restaurata rappresenta un esempio unico nel contesto della Magna Grecia, aggiungendo un altro tassello prezioso alla ricca storia archeologica di Castro.

Queste scoperte non solo arricchiscono la comprensione storica e culturale di Castro, ma confermano anche l'importanza della città nel panorama dell'antichità. Ogni ritrovamento contribuisce a delineare un quadro più completo del passato glorioso di Castro, facendo emergere la sua centralità nel contesto religioso e artistico del Mediterraneo antico.

Un Gemellaggio Internazionale e Riconoscimenti Europei

Nel 2018, Castro ha firmato un gemellaggio con Edremit (Turchia) seguendo le orme dell'Eneide. Questo legame si è ulteriormente rafforzato quando, nel 2021, il Consiglio d'Europa ha riconosciuto la "Rotta di Enea" come il 45° Itinerario Culturale Europeo, includendo Castro come tappa del leggendario viaggio dell'eroe troiano.

Un Museo di Tesori Archeologici

Grazie a finanziamenti privati, a marzo 2023 è stata restaurata ed esposta una statua colossale alta quasi 3 metri, un pezzo unico in tutta la Magna Grecia, che ha subito attirato visitatori da tutto il mondo. I reperti rinvenuti durante gli scavi sono in parte conservati nel Museo all'interno del Castello di Castro, visitato ogni anno da migliaia di persone.

Una Collaborazione di Eccellenza

Gli scavi archeologici di Castro continuano a rivelare sorprese grazie al lavoro congiunto di archeologi, operai e studiosi sotto la direzione di Francesco D'Andria, Professore Emerito dell'Università del Salento e socio dell'Accademia dei Lincei. Alessandro Rizzo, Emanuele Ciullo, Donato Merico e Luigi Bene, coordinati dal dottor Amedeo Galati, sono i protagonisti di questa affascinante avventura archeologica.

Castro, con la sua combinazione di bellezza naturale, storia millenaria e autenticità, continua a incantare e affascinare i visitatori di tutto il mondo. Ogni scavo, ogni ritrovamento arricchisce la narrazione di questo luogo straordinario, rendendo Castro una tappa imperdibile per gli appassionati di storia, cultura e archeologia.

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